Nella zona Sud del paese di Appignano del Tronto, all’ inizio di via Roma, sorge il complesso archittetonico di San Michele Arcangelo.

La prima attestazione dell’ esistenza della chiesa si ha nel catasto del Sindacato del Castello d iAppignano del 1381. L’edificio venne poi ricostruito (e ampliato) nel XV secolo da maestranze lombarde. Nel 1539 veniva donata a questa chiesa la tavola del pittore Vincenzo Pagani rappresentante la Madonna degli Angeli (1534)

Nel 1899 si presentava di pianta rettangolare a navata unica (larga ml 7.00, lunga ml 16.00, alta ml 6.00, tetto a capriate lignee a vista, interno intonacato e illuminato da 3 finsestre, l’altare principale e quattro minori, un’ orchestra con l’organo, il campanile a vela con tre campane.

Tra il 1898 e il 1909 l’edificio vene ricostruito interamente per iniziativa del parroco Don giovanni Di Benedetto, su disegno del cappuccino fra Angelo da Cassano d’ Adda.

Nel 1915-1920 vennero effettuati altri lavori: la decorazione della navata centrale, culminante nella Gloria di San Michele Arcangelo, nle catino absidale, e nella volta con Angeli, ad opera del pittore sanbenedettese Giuseppe Pauri.

La chiesa, oggi, si presenta con uno schema basilicale a tre navate, la navata entrale magiore di quelle laterali; tre absidi semicircolari, di cui la centrale con il presbiterio rialzato rispetto alla quota dell’ aula. Lo spazio delle navate è scandito in campate rettangolari, coperte da volte a crociere in camorcanna.

la cripta, posta sotto il presbiterio, è uno spazio a pianta centrale diviso in campate coperte da volte a crociera sorrette da colonne con sovrastanti archi.

La torre campanaria, a pianta quadrata, è esterna all’ impianto della chiesa e adiacente ad essa sul lato Nord; vi si accede direttamente dall’ esterno mentre internamente, attraverso una porta posta sul lato Est, si raggiunge una scala che conduce ai vari lievelli della torre che venne progettata nel 1904 dall’ ing. Giuseppe Ferretti.