Montemonaco

La terra dei marroni tra le vette

Panoramica sul Comune

Posto sullo spartiacque tra il Tenna e l’Aso che proprio nella zona di Foce ha la sua sorgente, raggiungendo quasi mille metri di altezza è il comune più alto della provincia. l territorio comunale ricade per la maggior parte all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e spazia dalle vette del Massiccio del Vettore a quelle dell’Argentella, Pizzo del Diavolo, Palazzo Borghese, Monte Porche, fino alle creste di Monte Sibilla e il Comune di Montefortino verso nordest. Dal parco che sovrasta il paese e dove un tempo si trovava la rocca si può godere il panorama più bello dei Monti Sibillini. Il centro abitato è costruito in tufo locale con case a schiera, restano diversi tratti delle mura in cui si aprivano tre porte.

Probabilmente il castello è sorto nel XIII secolo su una preesistenza benedettina da cui derivò il nome. Nel XIII secolo si costituisce libero comune. Mantenne sempre la sua autonomia sotto la protezione pontificia sostenendo i ripetuti attacchi delle signorie confinanti. Venne unita alla diocesi di Montalto da Sisto V.

Vi sono molte leggende legate al territorio, infatti, nel Medioevo e nel Rinascimento questi luoghi erano considerati negromantici. Nel Lago di Pilato, secondo la leggenda, sprofondò Pilato con un carro di bufali, mentre proprio da qui partì nel 1420 Antonine de la Sale per visitare il misterioso antro della Sibilla.
L’enogastronomia dei Sibillini è ricca e variegata: pecorini aromatizzati con erbe spontanee, ricotte, salumi, lonze e capocolli, salami, il celebre ciauscolo e il prosciutto stagionato di Foce.

Informazioni utili sul Comune

ALTITUDINE

980 m s.l.m.

Distanza dal casello autostradale

Circa 63 Km dal casello di San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno

Distanza dalla stazione ferroviaria

Circa 38 km dalla stazione di Ascoli Piceno

Altro da segnalare