Ripatransone

Storia e cultura attraverso il vicolo più stretto d’Italia

Panoramica sul Comune

Posta ad un’altitudine notevole, la collina dove è situata è una torre di avvistamento naturale che spazia dalla Montagna dei Fiori, al Gran Sasso, ai Monti Sibillini. Per i suoi valori panoramici la strada di crinale che collega la frazione di S. Savino, Colle di Guardia e la Fattoria Merli, è inserita fra le strade del vino con il nome di Strada del Rosso Piceno Superiore. L’area, sito di interesse comunitario e zona floristica protetta, è ricompresa nei crinali che si sviluppano tra i torrenti Menocchia e Tesino ed è attraversata da una rete di percorsi che collegano l’area interna con il litorale, tra boschi e vegetazione tipica della macchia mediterranea.

Già abitata nella preistoria era una delle sedi più fiorenti della civiltà picena, a cui subentrò quella romana. L’origine del comune risale al 1205 a cui seguì la fase dell’incastellamento. Ripatransone era quasi inaccessibile in ogni lato, per questo nel XVI secolo le venne dato l’appellativo di Propugnaculum Piceni (baluardo Piceno). Nel XVI secolo per l’importanza raggiunta fu elevata da Papa V al grado di città e sede vescovile. Dal 1808 al 1814 fu capoluogo di cantone del Dipartimento del Tronto e nel 1860 tra i primi comuni a aderire al nuovo Stato italiano.

Il Ciavarro è il piatto tipico primaverile del luogo, fatto di mescolanza di legumi e cereali avanzati dai mesi invernali. Ripatransone è anche però famosa per i vitigni storici come il Pecorino, Passerina, Montepulciano e Sangiovese. È la più vasta superficie vitata tra tutti i comuni della Regione Marche.

Informazioni utili sul Comune

ALTITUDINE

494 m s.l.m.

Distanza dal casello autostradale

Circa 13 Km dal casello di Grottammare

Distanza dalla stazione ferroviaria

Circa 12 km dalla stazione di Grottammare

Altro da segnalare