Appignano del Tronto

La terra dei Calanchi

Panoramica sul Comune

L’abitato sorge su di un colle che domina la valle del Chifente, alle pendici del monte dell’Ascensione e ha acquisito nel tempo una caratteristica conformazione urbanistica “a mandorla”. Il territorio comunale, circondato da verdi colline coltivate, appare inciso dai calanchi, profondi solchi prodotti dall’azione erosiva delle acque superficiali sui terreni argillosi. Le tante frane hanno infatti compromesso nei secoli l’integrità del luogo creando piacevoli suggestioni.

Il castello di Appignano del Tronto ha avuto un ruolo politico notevole nel corso della storia tanto che nel Quattrocento aveva anche un cassero, ma le sue solide mura vennero distrutte in parte dagli interventi dell’uomo e in parte per il fenomeno di erosione del terreno, i cui smottamenti nel Settecento trascinarono a valle un terzo del castello. L’abitato fu fortificato nel XII secolo e si costituì come comune regolato dai propri Statuti nel XIII secolo, mentre nel 1290, sotto il pontificato di Niccolò IV, si sottomise ad Ascoli alla quale restò sempre fedele come pedina strategica contro Offida e Castignano alleate di Fermo, guadagnando il titolo di castello di I grado.

Appignano è famosa per la produzione di frutta e soprattutto per le sue pere e mele cotte, vi è inoltre una produzione di fuochi pirotecnici che ha origini molto antiche ed è trasmessa per tradizione familiare.

Informazioni utili sul Comune

ALTITUDINE

194 m s.l.m.

Distanza dal casello autostradale

Circa 25 km dal casello di San Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno

Distanza dalla stazione ferroviaria

Circa 33 km dalla stazione di San Benedetto del Tronto

Altro da segnalare