Carassai
Un borgo da scoprire tra rocche e castelli
Panoramica sul Comune
Il territorio di Carassai si estende sulla dorsale collinare posta tra il fiume Aso e il torrente Menocchia, gode di una magnifica vista sulle valli, dal vicino mare Adriatico ai Monti Sibillini.
Le sue origini sono molto remote, come attestato dalla presenza di tracce del periodo Neolitico con diverse necropoli e del periodo piceno e romano. Di grande rilevanza è il ritrovamento dell’iscrizione su travertino in cui viene menzionata la tribù Fabia a cui erano iscritti i cittadini romani di Ascoli. Castrum Guardiae, uno degli appellativi medievali del castello, nonostante sia stato distrutto più volte nel corso del XIV secolo, ancora consente l’individuazione di due nuclei ben distinti: uno di origine feudale risalente all’incirca al IX secolo, detto Castello Vecchio, ed uno più tardo al XIII secolo, detto Castello Nuovo, entrambi ancora recintati dalle antiche mura medievali. Compreso all’interno dei territori dello Stato Pontificio fino al 1797, Carassai fu interessato alle vicende storico-politiche, sottoposto all’invasione francese della Marca ed all’instaurazione del Regno d’Italia, poi napoleonico.
Si tratta di un borgo a vocazione agricola e artigianale. Notevole la produzione del vino e dell’olio d’oliva.
Cosa fare a Carassai
Informazioni utili sul Comune
ALTITUDINE
365 m s.l.m.
Distanza dal casello autostradale
Per chi arriva da nord: circa 18 km dal casello di Pedaso
Per chi arriva da sud: circa 25 km dal casello di Grottammare
Distanza dalla stazione ferroviaria
Per chi arriva da nord: circa 17 km dalla stazione di Pedaso
Per chi arriva da sud: circa 19 km dalla stazione Cupra Marittima
Altro da segnalare
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