Venarotta
Sulle orme di San Francesco d’Assisi
Panoramica sul Comune
Ubicata a ridosso dell’Appennino marchigiano, Venarotta si inserisce tra le valli del Fluvione e del Chiaro in un paesaggio aspro e variegato in cui fertili colture si si alternano a scabri pendii. Un aspetto caratteristico del paesaggio che si incontra percorrendo l’alveo del torrente Chiaro, è quello dei calanchi, fenomeno provocato dall’erosione del terreno per effetto del dilavamento delle acque.
La sua storia si intreccia con la sempre più intensa presenza del monachesimo benedettino-farfense. Acquisita una certa autonomia amministrativa, nel XIII secolo verrà assorbita nel processo di espansione territoriale di Ascoli diventandone castello di I grado. Nella frazione di Gimigliano è ancora visibile una delle porte di ingresso del castello.
Ci sono diverse ipotesi sull’origine del nome, tra le più famose quella che fa capo al nome mitologico di Venere e sembra riferirsi ad antichissimi riti agresti relativi alla fecondità sia della terra che degli animali e naturalmente degli uomini. Un’altra ipotesi relativa alla “pietra rotta” si riferisce alla natura geologica del terreno, partendo dal fatto che per “vena” si intende anche un “filone” o uno strato di roccia. “Vena Rupta”, infatti a Venarotta si arriva passando in mezzo a tufi fratturati.
Cosa fare a Venarotta
Informazioni utili sul Comune
ALTITUDINE
421 m s.l.m.
Distanza dal casello autostradale
Circa 42 Km dal casello di Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto
Distanza dalla stazione ferroviaria
Circa 12 km dalla stazione di Ascoli Piceno
Altro da segnalare
…