Il Belvedere, noto ai locali come “i firre” (i ferri), offre una vista sulla valle Menocchia, dai monti Sibillini fino al mare Adriatico. Deve il suo nome al vicino palazzo rinascimentale della famiglia Tassoni, abitato fino agli anni ’60. I Tassoni, originari di Modena e Ferrara, si trasferirono nel Piceno nel XVI secolo e annoverano tra i membri illustri il giureconsulto Alessandro Maria, il medico Giambattista e il podestà Adolfo durante la seconda guerra mondiale.
Vicino al Belvedere Tassoni si trova il Monumento ai caduti di tutte le guerre, situato all’uscita del paese. Consiste in una scalinata, un arco centrale, due pilastri con i nomi dei caduti, un altare sormontato da una fiamma e due bassorilievi raffiguranti un partigiano e una pietà. Realizzato negli anni ’60, è opera dello scultore Aldo Sergiacomi, noto per aver collaborato all’allestimento del Vittoriano a Roma.