La chiesa, situata nella frazione Pescolla di Castorano, eretta nel 1532 su richiesta del popolo, come riportato in una delibera del Consiglio degli Anziani di Ascoli del 1487, fu costruita da maestri lombardi sul sito di una precedente chiesa. Ha subito vari restauri nel corso dei secoli, il più significativo dei quali avvenne nel 1842, quando l’edificio fu rialzato di 14 palmi.

L’attuale struttura presenta una navata orientata a est, con il campanile cinquecentesco situato a sud. Le finestre si trovano ancora nelle loro sedi originarie, mantenendo la disposizione storica. All’interno, sulla parete destra, vi è affrescata una “Madonna del Latte”, un soggetto iconografico ricorrente nel periodo cinquecentesco. Nella stessa parete si trova un altro affresco, probabilmente raffigurante la Vergine Maria.

L’altare maggiore è impreziosito da un’edicola lignea del 1776, opera del parroco Don Emidio Monti, e ospita una pala di Ludovico Trasi (1634-1695), raffigurante la “Madonna con Bambino e Sant’Anna”. Sulle pareti laterali si trovano altre due edicole: una contiene un olio su tela del XVII secolo raffigurante la “Madonna del Rosario”, mentre l’altra ospita un dipinto di Giulio Cantalamessa (1846-1924) raffigurante San Giovanni Battista.

Nel 1927, ulteriori lavori di restauro interessarono la chiesa, e l’interno fu decorato dal pittore e illustratore Mario Barberis, noto negli anni ’40, che realizzò, tra le altre opere, le immagini del Battesimo di Gesù e del Martirio di San Giovanni Battista. Sulla parete sinistra, una stele votiva ricorda Emidio Gregari, deceduto nel 1840. La chiesa custodisce anche un organo del XVIII secolo e vari quadri, tra cui spiccano quelli di Ludovico Trasi.

Accanto alla chiesa, il campanile cinquecentesco è arricchito da una meridiana, che riporta ancora i numeri originali.