Porta di Levante

Cossignano

Panoramica

Storia

La Porta di Levante, detta anche “porta del Burgo” o “di S.Giorgio” da un’immagine del santo patrono del paese (ora del tutto sbiadita) dipinta in un apposito riquadro tuttora visibile sulla fronte, è il resto meglio conservato dell’antica cinta muraria del castello.

La porta (che è l’unica porta castellana attualmente residua) si presenta come una torre portaia a pianta quadrangolare attrezzata per la difesa piombante e ficcante, con le caditoie aperte tra i beccatelli che sostengono, su archetti a sesto lievemente ribassato, lo sporto anticamente fornito di merli guelfi (cioè parallelepipedi). La Porta di Levante, attraversata da via Cimicone, è costitutita da un arco a sesto acuto la cui armilla è decorata da una sobria modanatura.

L’epoca di costruzione risale probabilmente alla prima metà del XIV secolo,  ipotesi è rafforzata dalla circostanza che la sistematica fortificazione del paese, così come la fusione della campana della torre civica (datata 1303) sembrano inequivocabilmente ricollegarsi – come si è detto sopra – con la raggiunta autonomia del Comune, già in vero riconosciuta nel 1291 dal pontefice Niccolò IV (Girolamo Masci da Lisciano) e confermata, come tutto lascia credere, in forza della Constitutio detta Coelestis Patrisfamilias, emanata da Bonifacio VIII nel settembre del 1303, ma va notata – come già detto – l’ipotesi secondo la quale la campana fu fusa nella ricorrenza del millenario del martirio di S. Giorgio. La torre portaia sarebbe stata restaurata nel 1433 per disposizione di Francesco Sforza e in quell’occasione, immediatamente sopra l’ogiva, sarebbe stata aperta la feritoia destinata a fungere da cannoniera. Punto d’ingresso per entrare nel centro storico del paese e cominciare la sua visita all’interno delle suggestive vie.

 

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