Portale “Santa Maria de Cellis”
MONTEDINOVE
Panoramica
Il portale romanico-gotico ancora visibile in Piazza Novana anche se murato, datato 1368 e ricchissimo di elementi simbolici dell’epoca, fa parte della struttura architettonica più antica della chiesa di Santa Maria de Cellis. E’ realizzato in tre diversi materiali, il travertino, l’arenaria e il cotto. Le due colonne ottoganali in travertino poggiano su due leoncini, i conci sono in arenaria e l’arco è in cotto. Sopra al portale è posto l’affresco di San Giovanni, primo patrono di Montedinove, di cui resta oggi solo il volto. Questo portale murato sulla parete dell’attuale chiesa di S. Maria de Cellis, è senza dubbio il monumento più importante di Montedinove, ed è annoverato tra i più interessanti di tutto il Presidiato Farfense. Ma vediamo di inquadrare il monumento nelle vicende storiche del tempo e fare le dovute considerazioni specifiche a noi utili. I primi anni del 1300, più precisamente tra il 1312 e il 1314, vi fu il drammatico processo che portò al definitivo discioglimento dell’Ordine monastico militare dei Cavalieri Templari, conseguenza di tale soppressione fu l’affidamento della gestione dei beni templari all’Ordine dei Cavalieri Giovanniti Gerosolimitani.
La dedica a San Giovanni Battista e alla Madonna della Misericordia, probabilmente fu suggerita dalle calamità della prima metà del sec. XIV; i due tremendi terremoti del 1328 (Norcia ebbe 5000 morti) e del 1348, nonché il disastro più grande della storia documentata, l’epidemia di peste, chiamata La Morte Nera, che sbarcata in Sicilia nel 1340, già nel 1353 aveva ucciso un terzo della popolazione europea.
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